Archive for giugno 2009
giugno 30, 2009
“Mussolini e Hitler. La Repubblica sociale sotto il Terzo Reich”, uno studio della storica Monica Fioravanzo
Le quinte propongono l’immagine di un’Italia ridotta come la Polonia, preda bellica devastata. Su cui infierisce Adolf Hitler, più esagitato del solito. Deciso a farla pagare cara all’alleata fellona. Al centro, una commovente aureola di nobiltà morale cala e incornicia la testa nuda di Benito Mussolini. E il suo ultimo parto, la Repubblica di Salò. Buono, il capo dei fascisti. Sino ad affrontare il sacrificio. Ad immolarsi sull’altare di uno stato inesistente per salvare la patria dalle feroci ritorsioni dei nazisti, ansiosi di vendetta per il tradimento dell’8 settembre. E’ il mito revisionista pompato da un consistente filone storiografico, che insignisce di presunta dignità intellettuale un’ammirazione per il dittatore che in Italia non si è mai spenta. (more…)
Tag:repubblica di salò
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giugno 30, 2009
Escono in un unico volume per i Meridiani di Mondadori le tragedie dello scrittore e drammaturgo francese
Finalmente possiamo leggere, con testo a fronte, il teatro di Jean Racine (1639-1699). E’ da poco uscito un Meridiano Mondadori, intitolato Jean Racine, Teatro , curato dal noto studioso di Marcel Proust, Alberto Beretta Anguissola, con una presentazione di René Girard e le traduzioni di Giovanni Raboni – a cui si deve l’idea – di Mario Luzi e di poeti come Maurizio Cucchi, Luciano Erba, Milo De Angelis e Riccardo Held.
Il tomo consta di millenovecento e sessanta pagine, di cui trecento di fittissime note stilate dal curatore. Raccoglie dieci tragedie, sia le profane che le sacre, provviste ognuna di una presentazione dell’autore, a volte davvero esaustiva. (more…)
Tag:jean racine
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giugno 30, 2009
CONVERSAZIONE. Il meretricio? Un ottimo rimedio «per alleviare insopportabili impulsi». Ma scoprirsi hijos de puta è una «condanna da cancellare». Come i cittadini argentini scomparsi, il cui ricordo è stato annullato dal “Ministero dei casi speciali”. E l’Italia? «Molto confortevole per uno scrittore, avete il Papa e il Papi…»
di Luca Mastrantonio
Ebreo-americano da Mayflower, cioè di quarta generazione, Nathan Englander mescola umorismo yiddish ed erotismo cerebrale da newyorkese, Philip Roth e Woody Allen, la letteratura russa e quella israeliana. Ospite last minute, ma di casa alle Conversazioni di Capri – gia due anni fa partecipò all’appuntamento organizzato da Antonio Monda e Davide Azzolini – ci racconta divertito di come si trovi perfettamente a suo agio nell’Italia di oggi, di cui gli parlano i suoi colleghi giornalisti, in particolare Rachel Donadio del New York Times. Perché? Perché nell’opera di Englander la prostituzione è un ottimo rimedio Per alleviare insopportabili impulsi, come si intitola un suo racconto e la raccolta d’esordio, e restare fedele alla propria mogliettina. In questa stupenda short-story, infatti, il protagonista è sull’orlo di una crisi di nervi e non solo, perché la moglie si nega ad ogni rapporto sessuale. Il rabbino gli consiglia prima di divorziare, e poi lo autorizza, con una dispensa speciale, a frequentare una prostituta. In altri casi, come nel romanzo Il ministero dei casi speciali, la prostituzione è una condanna. Essere figli di puttana, letteralmente, è una colpa per cancellare la quale si è disposti a tutto, anche a profanare le tombe e la memoria che recano. Allo stesso tempo, è una condizione di religiosissima innocenza. Si è macchiati senza colpa di un peccato originale. Come se Adamo fosse andato a puttane. (more…)
Tag:nathan englander
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giugno 30, 2009
La storia della moglie del Maresciallo Tito, tra intrighi e miserie
Alcuni giorni fa i riflettori dei media serbi si sono riaccesi sulla figura di Jovanka Broz, vedova 85enne del presidente jugoslavo Tito. Le dichiarazioni di Ivica Dačiċ e Rasim Ljajiċ, rispettivamente ministri serbi degli Interni e del Lavoro e delle Politiche Sociali, secondo le quali alla signora Broz starebbe per essere consegnato un passaporto, hanno riportato agli onori della cronaca la controversa vicenda della ex first lady jugoslava, che nei giorni successivi ha rilasciato una delle sue rarissime interviste al quotidiano belgradese Politika. (more…)
Tag:jovanka broz, tito
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giugno 30, 2009
Parte il nuovo tour di Bono & C, con due date a Milano. All’insegna dell’universo Web. E con mille diavolerie hi-tech. Ecco come la leggendaria rock band irlandese reinventa se stessa e la modernità
Ho scoperto che moltissimi oggi confondono gli U2 con YouTube… spiegava mesi fa il bassista Adam Clayton, ospite del ‘David Letterman Show’, assieme a Bono e compagni: “Dev’essere per questo che in tanti ci inviano i loro videoclip”. Ovviamente scherzava. Il nome della band e quello del noto sito di condivisione audio-video si pronunciano quasi allo stesso modo, in inglese. Ma ora la battuta si carica di una inaspettata valenza profetica. Infatti, sebbene il tour a 360 gradi che segue la pubblicazione dell’album ‘No Line on the Horizon’ debba ancora partire (comincia il 30 giugno dal Camp Stadium di Barcellona e farà tappa in 14 città europee tra cui Milano, il 7 e 8 luglio), già da un pezzo, cliccando sul sito http://www.u2.com, chi vuole può farsi un giro virtuale ammirando l’immenso modulo spaziale posto al centro dello stadio dove è collocato il palco. E godersi in anteprima un assaggio del concerto osservando gli U2 ripresi da ogni prospettiva sul mega schermo ad anello che sovrasta l’avveniristica struttura disegnata da Mark Fisher, lo stesso architetto dello Zoo Tv Tour, di Pop Mart e del Tour Vertigo. (more…)
Tag:u2
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giugno 30, 2009
I libri, osservava il poeta Jean Paul, «sono lunghe lettere che inviamo agli amici». Nel 1999, in apertura di Regole per un parco umano, saggio tratto da una conferenza su Heidegger e destinato a provocare non poche polemiche nel contesto delle riflessioni sulla bioetica e la natura umana, Peter Sloterdijk non mancava di citare uno degli autori che, a suo dire, meglio incarnerebbero lo spirito e i limiti dell’umanismo moderno e contemporaneo, quell’umanismo basato su un’«etica dell’alfabeto» e un assoluto primato del libro come oggetto di mediazione fra l’uome e la sua, forse insopprimibile, «animalità». Ciò che Cicerone chiamava humanitas – osservava il filosofo tedesco – nella sua essenza altro non è che una complessa strategia di «telecomunicazione», ossia la capacità di creare «amicizie a distanza», di legare e «addomesticare» la specie attraverso il medium della scrittura. (more…)
Tag:peter sloterdijk
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giugno 30, 2009
È meglio che il Pd muoia
Tra quelli che hanno creduto nel Pd c’è anche il sottoscritto. Avevo poca fiducia nel suo leader, Walter Veltroni. Mi sembrava un peso piuma a confronto di un Berlusconi peso massimo. Per di più, aveva alle spalle una serie di sconfitte. Tanto che scrissi un Bestiario intitolato: “La favola del Perdente di successo”. Confesso che, lì per lì, mi sembrò un pezzo carogna. Poi mi dissi: per chi scrive sui giornali la cattiveria non è mai troppa. (more…)
Tag:pd
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giugno 30, 2009

«Hallo, sono Bob». Il computer porta la voce sorprendentemente chiara, dall’angolo di mondo dove lo 007 che dirigeva la stazione Cia di Milano presta ora la sua opera. All’anagrafe si chiama Robert Seldon Lady, 56 anni. Ma a Milano tutti – colleghi, poliziotti, carabinieri, magistrati – lo chiamavano Bob. Gioviale, volpone, efficiente, ricco di risorse.
La spia Bob Lady era l’amico che tutti – in un certo mondo – avrebbero voluto avere. Fino a quel giorno di primavera di quattro anni fa in cui Bob dovette precipitosamente lasciare l’Italia per non finire arrestato dalla Procura di Milano. Il mandato di cattura che lo insegue ancora oggi lo accusa di sequestro di persona. Fu la Cia, dicono i pm Armando Spataro e Ferdinando Pomarici, a rapire a Milano l’imam estremista Abu Omar, a caricarlo a forza su un aereo ad Aviano e consegnarlo al governo egiziano. Da quel giorno, Bob in Italia è latitante. Ora racconta la sua verità. Il sequestro di Abu Omar, dice, non fu «un’operazione criminale» ma un «affare di Stato», deciso e attuato (molto maldestramente, ammette) nell’ambito della guerra al terrorismo. E io, dice, ero un soldato di quella guerra.
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Tag:abu omar, cia
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giugno 30, 2009
CARLO FEDERICO GROSSO |
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Bernard Madoff, il finanziere americano accusato di avere frodato i suoi clienti per un totale di oltre sessantacinque miliardi di dollari con una sorta di colossale catena di sant’Antonio, è stato condannato da un tribunale di New York a 150 anni di galera. Una condanna indubbiamente esemplare, che segue ad altre condanne altrettanto esemplari pronunciate negli anni scorsi dalla giustizia americana nei confronti di altri finanzieri malfattori (si pensi, per tutti, al caso Enron). Al di là della entità della pena irrogata, colpisce d’altronde la rapidità del giudizio: Madoff era stato arrestato nel dicembre scorso, non appena erano emerse le sue malefatte. In poco più di sei mesi si è arrivati alla sua condanna penale. Anche sotto questo profilo la sentenza americana costituisce un esempio di incisività ed efficienza. (more…) |
Tag:bernard madoff
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giugno 30, 2009
Il Nobel lo ritiene troppo giovane per aver dipinto gli affreschi di Assisi. Il prelato: no allo show
ALESSANDRA CRISTOFANI
ASSISI (Perugia)
Giotto non si tocca. Parola di vescovo. Monsignor Domenico Sorrentino, presule delle 63 parrocchie di Assisi, lo ha detto a chiare lettere. Poco importa se Dario Fo è un premio Nobel. Lui, pastore di oltre ottantamila anime, all’artista ha consigliato di cambiar aria, di portare altrove lo spettacolo «Giotto o non Giotto?», che avrebbe dovuto andare in scena nella piazza davanti alla basilica superiore di Assisi. Perché il veto? Qualche motivo di natura religiosa, neppure troppo sorprendente in un autore come Fo, mai troppo tenero con il clero? Tutt’altro: a irritare il vescovo Sorrentino è il contenuto «culturale» del monologo, nel quale Fo afferma che gli affreschi della basilica con le storie di San Francesco non sono attribuibili a Giotto come vorrebbe la tradizione.
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Tag:dario fo, domenico sorrentino, giotto
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giugno 29, 2009
In questi giorni si è consumato un fatto molto grave nel silenzio totale di quotidiani come Il Sole 24Ore e delle principali reti televisive. Ne vogliamo dare notizia ai lettori sperando che i siti indipendenti, le radio e i giornalisti liberi ne diano notizia. La posta in gioco è molto importante. Comporta la riconquista da parte degli editori di giornali (segnatamente quelli economici, oggi più volte invitati dal Governo a fornire un’immagine tranquillizzante della crisi) di un business temporaneamente perduto del valore di circa 50 milioni di euro e la delegittimazione delle autorità indipendenti e in particolare di coloro che, fra i quattro commissari Consob, si sono trovati in rotta di collisione con il loro presidente. Ma vediamo i fatti. (more…)
Tag:editoria
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giugno 29, 2009
JAY McINERNEY. Parla lo scrittore Usa, ospite alle Conversazioni di Capri. Dall’ultimo libro a Berlusconi: «In America uno come lui sarebbe già collassato»
Ci sono molte manifestazioni culturali che presentano temi e argomenti di discussione come puri e semplici pretesti. Altrove, i contesti sono soverchianti rispetto a chi interviene, ai testi che propone. Non è il caso delle Conversazioni di Capri, non quest’anno, non questo sabato, ieri per chi legge. L’isola è blindatissima per la presenza del presidente della Repubblica, seduto su una panchina di via Tragara, che unisce il mitico Quisisana alla bellissima punta Tragara, con affaccio mozzafiato sui faraglioni, come un felicissimo pensionato. «Amò», dice uno degli uomini della scorta, «sono un momentino impegnato con il Presidente». La tensione è comunque minore rispetto all’arrivo di Roberto Saviano, ospite a sorpresa annunciato un paio di giorni fa, che parla dell’Invidia. Ovvero il sentimento che difficilmente trova un buon alibi nelle critiche di tanti scrittori, o aspiranti tali, narratori di cose di cosa nostra e camorra, verso questo portento di vendite. (more…)
Tag:jay mcinerney
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giugno 29, 2009
L’orazione funebre del giornalismo parlamentare scritta da Enzo Forcella ha cinquant’anni (e un po’ li dimostra). Se ne parlò per un’estate intera e oggi ce n’è abbastanza per parlarne ancora
“Certe ribellioni, alla mia età, sono onorevoli e un poco ridicole. Mi sembra di soffrire per cose che altri, arrivati qualche anno dopo, hanno sempre saputo”. Si chiude così uno dei pezzi più famosi del giornalismo italiano, Millecinquecento lettori. Confessioni di un giornalista politico, che l’allora 38enne Enzo Forcella pubblicò nel giugno di cinquant’anni fa su “Tempo presente”, la rivista di Nicola Chiaromonte e Ignazio Silone (Donzelli lo ha ristampato nel 2004 con ottimi lavori di accompagnamento di Guido Crainz). L’attacco era fulminante: “Un giornalista politico, nel nostro paese, può contare su circa millecinquecento lettori: i ministri e i sottosegretari (tutti), i parlamentari (parte), i dirigenti di partito, sindacalisti, alti prelati e qualche industriale che vuole mostrarsi informato. Il resto non conta, anche se il giornale vende trecentomila copie. (more…)
Tag:enzo forcella
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giugno 29, 2009
DA CONSULENTE AZIENDALE A CONSIGLIORI DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI – LE MANI SULL’EXPO: STANCA E SALA – CONTRASTI CON TREMONTI PER L’EXPO – E CONFA LO BUTTEREBBE GIÙ DALLA SCALA
È da tempo uno degli uomini più ascoltati da Silvio Berlusconi. Ogni lunedì va ad Arcore e incontra oltre al grande capo gli altri fedelissimi dell’entourage berlusconiano, a seconda delle necessità, dispensando consigli e suggerimenti preziosi molto spesso agli uomini che lui stesso ha contribuito a inserire negli organigrammi che contano, si tratti di manager o di coordinatori del Partito delle Libertà. (more…)
Tag:bruno ermolli
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giugno 29, 2009
La patriota romana fu uccisa col figlio dai soldati pontifici. La sfortunata rivolta del 1867 nel nuovo libro di Claudio Fracassi
Bella («alta, aitante nella persona, sguardo scintillante»), romana di buona famiglia, seguace di Garibaldi. Gli spioni papali nei loro rapporti la definivano«sciagurata donna», «invasata dallo spirito d’abisso», «ossessa rivoluzionaria». E’ morta combattendo, pistola in pugno. Giuditta Tavani Arquati, uccisa a colpi di baionetta dagli zuavi pontifici venerdì 25 ottobre 1867, mentre tenta l’ultima disperata resistenza dopo la fallita sortita dei fratelli Cairoli. Uccisa insieme al figlio undicenne Antonio: asserragliata in quel “covo” di ribelli che è il lanificio Ajani in via della Lungaretta 97, a Trastevere, aveva cercato, insieme al marito e altri pochi combattenti, di coprire la fuga dei patrioti che si erano rifugiati in quel luogo, purtroppo ormai accerchiato dalle truppe papaline. Traditi da una delazione, sorpresi senza scampo, Giuditta e gli altri resistono fino all’ultimo, ed «è lotta corpo a corpo,», finché scatta la carneficina. «A colpi di revolver e di fucile, e poi di baionetta, uno dopo l’altro i ribelli furono uccisi e scannati dagli zuavi». Anche Giuditta e il suo bambino. (more…)
Tag:giuditta tavani arquati
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giugno 29, 2009
Cesare Zappulli se n’è andato un quarto di secolo fa, il 29 giugno 1984. Con una lettera affettuosa la figlia Marcella ha ora chiesto un suo ricordo, sulle colonne del Giornale che gli fu carissimo, da parte delle persone «che più gli sono state vicine». Il direttore Mario Giordano, cui l’anagrafe felicemente impedisce i ritorni al passato remoto, mi ha chiesto di spiegare, ammesso che sia possibile farlo in una manciata di righe, perché Cesare sia stato unico. Mi ci proverò. Non lo è stato per i suoi incarichi giornalistici, pur prestigiosi. Fu articolista del Messaggero – che lo ebbe anche corrispondente da Mosca -, del Corriere della Sera, del Mondo di Pannunzio, di Epoca, di Gente. E fu tra i fondatori del Giornale, al fianco di Montanelli. In queste tappe del suo percorso professionale Zappulli aveva sempre dimostrato d’essere chiaro, convincente, brillante (non senza concessioni allo sberleffo e alla battuta derivanti dalla sua tenace napoletanità). C’era quanto bastava, e avanzava, per collocarlo tra le migliori penne d’un giornalismo che di buone penne ne poteva vantare molte, e alcune eccellenti. (more…)
Tag:cesare zappulli
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giugno 29, 2009

È un uomo felice don Livio Fanzaga. Felice di essere prete. Da 25 anni è il factotum di Radio Maria, quella dei rosari recitati in diretta. Ogni giorno, due milioni di persone pendono dalle sue labbra. Molti ascoltano don Livio guidando l’auto mentre proclama con allegra cadenza bergamasca che la Madonna è tra noi, Dio esiste, Gesù ci ama, il Paradiso ci aspetta.
Questa succursale del Padreterno è nel centro di Meda, tra Como e Lecco. Ora è in una palazzina in affitto. Entro l’anno traslocherà nei pressi, in una sede di proprietà. Don Livio, capelli candidi corti, mi accoglie in una stanzetta al termine della sua seguitissima rassegna stampa mattutina in un simil clergyman di sua creazione. Camicia azzurro oratorio da cui sbuca la maglia bianca che fa le veci del solino, croce al petto, pantaloni grigi.
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Tag:don livio fanzaga, radio maria
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giugno 29, 2009
«La Prima Repubblica? Cherubini e diavoli ma abili a nascondersi»
Senatore Andreotti, è scandalizzato dalle cronache di questi giorni? O è tutto un già visto per chi di politica si occupa dalla nascita della Repubblica, come lei? «La Prima Repubblica non era nè meglio nè peggio della Seconda». (more…)
Tag:andreotti, morale
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giugno 28, 2009
Nell’ambito di Sanit 2009 6° Forum Internazionale della Salute, venerdì 26 giugno 2009 si è svolto al Palazzo dei Congressi di Roma il convegno La Riforma dell’assistenza psichiatrica in Italia. Allo psichiatra dell’ASL Napoli 1 Centro Vincenzo Spatuzzi, segretario nazionale dell’Associazione Italiana Psichiatri (AipsiMed), che vi ha partecipato con la relazione Dalla legge quadro 180 a un moderno schema legislativo sulla salute mentale per l’Italia in Europa, abbiamo posto alcune domande.
Qual è l’attuale stato dell’assistenza psichiatrica in Italia ed in particolare a Napoli ed in Campania?
Quando ci si ritrova a pensare, parlare e scrivere di amore e di morte, operazione preliminare è calarsi in una condizione pressoché simile, vale a dire ri-trovarsi nei pressi di quella zona confine della mente, un pò borderline, che trovasi tra Eros e Tanatos. (more…)
Tag:psichiatria
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giugno 28, 2009
Gli imprenditori accusano, i banchieri negano. Chi ha ragione? Ecco, da nord a sud, una ricognizione su chi lesina soldi al sistema, chi taglia il fido, chi fa il furbo, chi aumenta i costi. Mentre le denunce alle prefetture si rivelano un flop
Giulio Tremonti ne aveva fatto un cavallo di battaglia, arrivando a sfidare in campo aperto il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. La stretta creditizia, il freno tirato dalle banche nel concedere nuovi prestiti “è il rischio dei rischi”, aveva tuonato il ministro dell’Economia. Da qui l’idea di aprire un canale privilegiato per le denunce contro i più avari fra gli istituti di credito. Da metà aprile, i comportamenti ritenuti scorretti possono essere segnalati con uno speciale modulo prestampato, da inviare comodamente via e-mail o attraverso la posta tradizionale al prefetto di ogni provincia. È una forma di “controllo territoriale e sociale”, ama ripetere Tremonti. (more…)
Tag:banche, credito
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giugno 28, 2009
IL GRANDE CRITICO ROBERT HUGHES CONTRO IL BUSINESS DELL’ARTE – IL DENARO HA SOSTITUITO IL SIGNIFICATO DELL’OPERA – LA CULTURA DIPENDE DALLA PRODUZIONE E DAL CONSUMO COSTANTI DI NUOVI MODELLI – SISTEMA IN MANO A SOTHEBY’ S E CHRISTIE’S
Hughes Robert per il Corriere della Sera – Il testo è una sintesi della lettura che il critico d’ arte e scrittore ha tenuto una settimana fa al Teatro Dal Verme. Hughes, nato a Sydney nel 1938, è autore di vari saggi, tra cui «La riva fatale» e «La cultura del piagnisteo»
Difendere ciò che è inestimabile: che programma! Oggi tutto nell’ arte deve avere un prezzo. Se un’ opera non ha un prezzo, la stragrande maggioranza dei cosiddetti appassionati d’ arte non ha alcuna idea di quale possa esserne il valore. Quindi si sentiranno autorizzati a definirvi elitario. E la confusione fra prezzo e valore è una delle grandi calamità culturali della nostra epoca. (more…)
Tag:arte, robert hughes
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giugno 28, 2009
Appese al chiodo le braghe ascellari, il ragionier Fantozzi Ugo se ne sta appollaiato in camicia da notte nel gazebo del suo giardino a due passi da Villa Ada. Piantonato da due cagnoni e da un ventilatore a palla, studia il suo nuovo copione: un taccuino zeppo di appunti da rovesciare nelle colonne dell’Unità, da dove, secondo il direttore Concita De Gregorio, dovrà dettare la linea al Pd in agonia.
Che c’azzecca Paolo Villaggio con il giornale fondato da Antonio Gramsci?
«Avevo già collaborato con l’Unità per cinque anni, ai tempi di Veltroni. L’altro giorno è venuta Concita De Gregorio, che tra l’altro è una bella donna, a dirmi: “Sarei felice se scrivesse per noi”, e io ho accettato.
Da buon genovese, chissà quanto avrà chiesto…
«No, il vero taccagno è il piccolo impiegato statale romano». (more…)
Tag:paolo villaggio
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giugno 28, 2009
Obama voleva essere l’opposto di W. ma sta scoprendo che non è proficuo
Barack Obama si è presentato al mondo con l’idea di cambiare radicalmente l’approccio di politica estera del predecessore George W. Bush. Circondato da consiglieri realisti, cioè appartenenti alla scuola di politica estera tradizionalmente vicina alla destra repubblicana, Obama ha vinto le presidenziali, ma anche le primarie dentro il suo partito, promettendo che alla Casa Bianca avrebbe parlato con tutti i nemici degli Stati Uniti e senza precondizioni, convinto che se avesse offerto loro la mano del dialogo, questi avrebbero smesso di serrare il pugno. Per sottolineare il distacco da Bush, da presidente ha deciso di ritirarsi dall’Iraq, di chiudere Guantanamo e di non usare più i toni forti da guerra al terrorismo. (more…)
Tag:barack obama
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giugno 28, 2009
A Racalmuto per incontrare lo scrittore. Ma tutto il paese si prodiga per nasconderlo al visitatore sconosciuto
ANDREA CAMILLERI
Una volta, leggendo il carteggio Pirandello-Martoglio, mi venne d’osservare che in Sicilia l’esercizio dell’amicizia è un’arte assai difficile da praticare. Infatti, tanto più profonda e sincera è l’amicizia siciliana e tanto è più fragile, basta un nonnulla a romperla. Dopo anni d’intesa, di collaborazione, di aiuto reciproco, Pirandello rimprovera a Martoglio una parola. Una sola parola, non una frase, che non andava detta. E da quel momento non si scriveranno più, non si frequenteranno più. (more…)
Tag:andrea camilleri, leonardo sciascia
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giugno 28, 2009
IL RACCONTO. Lo scrittore su riti, comportamenti sessuali e regole imposti nelle terre di mafia
ESSERE donna in terra criminale è complicatissimo. Regole complesse, riti rigorosi, vincoli inscindibili. Una sintassi inflessibile e spesso eternamente identica regolamenta il comportamento femminile in terra di mafie. È un mantenersi in precario equilibrio tra modernità e tradizione, tra gabbia moralistica e totale spregiudicatezza nell’affrontare questioni di business. Possono dare ordini di morte ma non possono permettersi di avere un amante o di lasciare un uomo. Possono decidere di investire in interi settori di mercato ma non truccarsi quando il loro uomo è in carcere. Durante i processi capita spesso di vedere donne accalcate negli spazi riservati al pubblico, mandano baci o semplici saluti agli imputati dietro le gabbie. Sono le loro mogli, ma spesso sembrano le loro madri. Vestirsi in maniera elegante, curarsi con smalti e trucco mentre tuo marito è rinchiuso, è un modo per dire che lo fai per altri. Tingersi i capelli equivale a una silenziosa confessione di tradimento. La donna esiste solo in relazione all’uomo. Senza, è come un essere inanimato. Un essere a metà. Ecco perché le vedi tutte sfatte e trascurate quando hanno i mariti in cella. È testimonianza di fedeltà. Questo vale per i clan dell’entroterra campano, per certa ‘ndrangheta, per alcune famiglie di Cosa Nostra. Quando invece le vedi vestite bene, curate, truccate, allora il loro uomo è vicino, è libero. Comanda. E comandando riflette sulla sua donna il suo potere, lo trasmette attraverso la sua immagine. Eppure le mogli dei boss carcerati, sciatte sino a divenire quasi invisibili, sono spesso quelle che facendone le veci più comandano. (more…)
Tag:donne, mafia, roberto saviano
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giugno 28, 2009
Della menzogna, come peccato originario, vero cancro delle comunità, facciamo esperienza anche in questi giorni
Eminenza, desidero sottoporle un caso di esegesi biblica del capitolo V degli Atti degli Apostoli, l’episodio di Anania e Saffira, che frodarono Pietro per amore del denaro e morirono all’istante. Mi sono sempre chiesto, leggendo diverse interpretazioni dell’accaduto, perché ebbero un castigo così duro, ma soprattutto se il denaro che dovevano versare a Pietro rappresentasse una forma di comunione dei beni delle prime comunità cristiane.
Gabriele A. Ginnasi Milano (more…)
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giugno 27, 2009
I boss cominciano a produrre stupefacenti in proprio. La Sicilia centro di coltivazioni e sequestri
E’ la cannabis l'”oro verde” delle organizzazioni criminali del Meridione. Dalla relazione annuale della Dcsa, la Direzione centrale dei servizi antidroga, emerge che negli ultimi anni si è registrato un trend di costante aumento dei sequestri di piante di cannabis effettuati nel Mezzogiorno d’Italia: in Calabria, Sicilia e Puglia. Al Sud si sono concentrati l’81,07% dei sequestri di piantagioni di canapa indiana dalla quale si producono marijuana e hashish. (more…)
Tag:cannabis, droga
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giugno 27, 2009
Governo e opposizione hanno fatto di una semplice elezione di rinnovamento legislativo un vero e proprio plebiscito nel quale, dicono, sia in gioco la stabilità istituzionale
Domenica 28 giugno, circa 23 milioni di argentini andranno alle urne per eleggere la metà dei membri della Camera dei deputati (128), un terzo del Senato (24) e centinaia di altre cariche rappresentative secondarie. In mezzo a una campagna turbolenta, caricata di dicerie e insulti, il governo e un’opposizione divisa in molteplici fronti e partiti, grandi e piccoli, hanno fatto di una semplice elezione di rinnovamento legislativo un vero e proprio plebiscito nel quale, dicono, sia in gioco la stabilità istituzionale.
A analizzare il complesso quadro è Manrique Salvarrey, analista politico uruguayano, in Argentina dal 1973. (more…)
Tag:argentina, elezioni
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giugno 27, 2009
(©2009 Joe Lansdale.
Traduzione di Licia Vighi)
Il luogo in cui sono cresciuto era una piccola cittadina chiamata Marvel Creek. A quanto pare non succedeva gran che da quelle parti, oppure nessuno se ne ricorda fuori da quel paese. La vita però andava avanti, e ciò di cui ora mi rendo conto è quanto le cose davvero non cambino. Adesso sappiamo di più rispetto a una volta, perché siamo più numerosi e riusciamo a comunicare le emozioni e le sofferenze più facilmente rispetto ai vecchi tempi. Marvel Creek era annidata lungo la sponda del Sabine \ che serpeggia lungo tutto il Texas orientale. A quel tempo c’erano più alberi di oggi, e dove correvano animali selvaggi, ora il cemento e le case risplendono alla luce del sole.
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Tag:joe lansdale
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giugno 27, 2009
Gaza sei mesi dopo: Onu e case di fango
GAZA — Case così, non s’erano più viste. Con le colonne, le cupole. Pure le decorazioni. Tutte di fango. Sabbia, acqua e fantasia. A Gaza hanno cominciato a costruirle in marzo, quand’era chiaro che gli israeliani non avrebbero mai lasciato passare il cemento, il vetro, l’acciaio che temono serva a fabbricare razzi. «Cent’anni fa, le case di fango le facevamo anche qui — racconta il geometra Ahmed Taha, un 42enne tutto preghiera e betoniera —. Le tirava su il mio bisnonno. Ma era il tempo degli Ottomani. E nessuno ormai si ricordava la tecnica ». Poi saltò fuori uno di Hamas, Ziad Zaza, ministro di un’Economia che non c’è. Ho fatto i cantieri nello Yemen, rivelò Ziad all’amico Ahmed: là è tutto di terra seccata, so come si fa. Il geometra e i suoi operai hanno imparato subito. E ora scarriolano, impastano, edificano fra le macerie di Zeitun. (more…)
Tag:gaza
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giugno 27, 2009
Nel 2011 il Sud Sudan probabilmente voterà per la secessione, attraverso un referendum. L’Africa dovrebbe così acquisire un nuovo Paese. Ma il Sud Sudan potrebbe nascere come uno Stato fallito in partenza
Il Maggiore Johnson Guch del Sudanese People’s Liberation Army (SPLA) è seduto sulla soglia di una capanna di paglia nell’estrema periferia di Nasir, un insediamento di missionari nel Nuerland che con il tempo è diventato una tetra città. Vestito con una tuta sportiva, sembra un signore della guerra locale. Lui stesso di etnia Nuer, il Maggiore Guch è il comandante di una Unità Congiunta Integrata (JIU) di soldati del nord e del sud del Sudan, che ha il compito di mantenere la pace a Nasir. Dice di avere 150 soldati del sud, ognuno dei quali con una manciata di proiettili. Non ha molta considerazione dei soldati del nord. Non sa bene quanti siano. E dice che non gli interessa saperlo. In ogni caso, sicuramente questa non è un’unità congiunta, in nessun senso della parola. (more…)
Tag:sudan
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giugno 27, 2009
Ermanno Rea. «Per un mese il Migliore non mi parlò mai di politica, solo di letteratura». Intervista-ritratto di un singolare gruppo di militanti. Da Massimo Caprara (recentemente scomparso), all’irregolare Renzo Lapiccirella («il partito scialacquò il suo talento»), a Giorgio Amendola («rigoroso e poco incline alle scapigliature»)
Comunismo letterario. Delle diverse forme in cui si declinarono azioni e biografie del Pci, quella napoletana nel dopoguerra ebbe il fascino di una narrazione, quasi di un romanzo generazionale, così fitto di osservanti e dissidenti, sregolati e irregolari, apocalittici e apostati. Il cemento della militanza, un gradino sotto la battaglia per una Napoli finalmente nuova, per molti fu la letteratura, diffusa passione della meglio gioventù comunista partenopea. E acquista valore di rappresentazione collettiva quanto disse Massimo Caprara, scomparso martedì scorso, rievocando il primo incontro nel ’44 con Palmiro Togliatti, di cui sarebbe diventato di lì a poco segretario particolare: «Per un mese il Migliore non mi parlò mai di politica. Solo di letteratura, italiana e francese». (more…)
Tag:ermanno rea, napoli, pci
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giugno 27, 2009
Soci, conti e progetti del fondatore di Sator che si lascia lodare in assemblea dal suo presidente Luigi Spaventa
Passin passetto la banchetta di Matteo Arpe va. L’ex Lehman Brothers, ex Mediobanca, ex Capitalia, dopo aver fondato la società di investimento, la Sator, ha mosso alla conquista di Banca Profilo, diventandone il presidente, e indiscrezioni finanziarie dicono che stia vagliando il dossier Efibanca, la banca d’affari del Banco Popolare. “Il problema di Arpe è far sapere che c’è – dice al Foglio Giancarlo Galli, storico della finanza che ha dedicato ad Arpe alcune pagine del suo libro “Nella giungla degli gnomi” – e sul mercato se non hai almeno una banca non ci sei”. (more…)
Tag:matteo arpe, sator
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giugno 27, 2009
 Tano Badalamenti
LIRIO ABBATE |
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Sono trascorsi trentun anni dall’omicidio di Peppino Impastato. Alla mafia quella figura di «rivoluzionario», che con l’ironia e lo sfottò ha affrontato i clan di Cinisi, ancora oggi non va giù. A distanza di tanto tempo i figli dei mafiosi vicini al boss Tano Badalamenti tentano di demolirne la figura di antimafioso, provando a riproporre la tesi che Peppino era «un terrorista» morto mentre piazzava una bomba sulla ferrovia vicino al suo paese. (more…) |
Tag:mafia, peppino impastato
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giugno 27, 2009
Lévy: “Il regime iraniano ha i giorni contati
MARIA GIULIA MINETTI
MILANO
La vera questione è ciò che si ha in testa quando si decide che la sorte del genere umano ci è indifferente o quando, all’inverso, si assume il ruolo di chi sceglie di fare come se la disgrazia degli altri lo riguardasse…». È una delle frasi-chiave di Nemici pubblici, il libro a due voci di Michel Houellebecq e Bernard-Henri Lévy (alla Milanesiana per presentarlo) in uscita da Bompiani, e chi fra i due sia quello che sceglie di fare come se la disgrazia degli altri lo riguardasse, è facile capirlo. Proprio ieri è apparsa la notizia dell’ultima «intrusione» di Lévy nella disgrazia altrui: la diffusione su internet di un video dove Ahmadinejad ringrazia un gruppo di ayatollah oltranzisti per i «servigi resi» e proclama giunto il momento di «esportare la rivoluzione islamica nel mondo».
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Tag:bernard-henry lèvy, iran
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giugno 26, 2009
A causa delle nuove leggi sui mezzi di comunicazione e sulle trasmissioni radiotelevisive, il numero di giornalisti arrestati in Azerbaijan è in preoccupante aumento
In Azerbaijan è pressoché impossibile che il governo elogi un giornalista o un giornale (a meno che non sia filogovernativo); molto più comune, invece, sembra essere l’arresto del giornalista con accuse che vanno da atti di vandalismo, o in casi più gravi, di aggressione, diffamazione, terrorismo e perfino corruzione. Le azioni legali per diffamazione vengono usate dal governo come strumento per intimidire giornalisti indipendenti e dell’opposizione. La diffamazione viene vista come reato penale e comporta pene severe che vanno da multe pesanti fino a tre anni di carcere.
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Tag:azerbaijan, libertà di stampa
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giugno 26, 2009
L’ex premier kosovaro rilasciato in Bulgaria: non concessa l’estradizione in Serbia
“La mia estradizione in Serbia avrebbe peggiorato le relazioni tra Bulgaria e Kosovo, e non vi è interesse ad un peggioramento delle relazioni internazionali”. Con un’aria di sfida e un sottile tono di minaccia, l’ex comandante dell’Uck, le milizie albanesi durante la guerra del Kosovo nel 1999, ha commentato la notizia della sua assoluzione. (more…)
Tag:agim ceku
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giugno 26, 2009
Un incontro carbonaro tra il premier, Alfano, Ghedini e due giudici della Corte Costituzionale. Per parlare di giustizia. Ma sullo sfondo c’è anche l’immunità di Berlusconi
Le auto con le scorte erano arrivate una dopo l’altra poco prima di cena. Silenziose, con i motori al minimo, avevano imboccato una tortuosa traversa di via Cortina d’Ampezzo a Roma dove, dopo aver percorso qualche tornante, si erano infilate nella ripida discesa che portava alla piazzola di sosta di un’elegante palazzina immersa nel verde. Era stato così che in una tiepida sera di maggio i vicini di casa del giudice della Corte costituzionale Luigi Mazzella, avevano potuto assistere al preludio di una delle più sconcertanti e politicamente imbarazzanti riunioni, organizzate dal governo Berlusconi. Un incontro privato tra il premier e due alti magistrati della Consulta, ovvero l’organismo che tra poche settimane dovrà finalmente decidere se bocciare o meno il Lodo Alfano: la legge che rende Silvio Berlusconi improcessabile fino alla fine del suo mandato. (more…)
Tag:berlusconi, giustizia, riforma
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giugno 26, 2009
Presente già nell’epica di Omero e tipico del dramma, il “dialogo” – centrale nell’insegnamento di Socrate – fu, come noto, assunto da Platone. Nella letteratura latina visse dapprima nella satira drammatica delle origini, divenendo quindi parte della filosofia con Cicerone. Utilizzato nei primi secoli del cristianesimo in opere quasi tutte volte a indurre la conversione di ebrei, pagani ed eretici, il dialogo ebbe carattere più dottrinale in Agostino, ricomparve e fiorì nel rinascimento – specie italiano – trovando nel prosieguo molti autori illustri, da Erasmo a Galileo, da Margherita di Navarra a Bodin, da Montesquieu a Voltaire, da Leopardi a Pavese.
Espediente letterario e, soprattutto, indispensabile via di confronto di punti distanti, ma attratti a un comune interesse, il dialogo è la struttura portante del recente volume Confini. Dialogo sul cristianesimo e il mondo contemporaneo (Milano, Mondadori, 2009, pagine 202, euro 18), in cui lo storico laico Ernesto Galli della Loggia e il cardinale Camillo Ruini si confrontano su modernità e Cristianesimo, nella comune “acuta preoccupazione” che le nostre società occidentali stiano “per smarrire l’ispirazione umanistica che è alla loro origine e dei cui frutti esse ancora godono”. (more…)
Tag:camillo ruini, ernesto galli della loggia
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giugno 26, 2009
Cercasi colpo di reni del Cav. contro l’insostenibile palcoscenico gossipparo
quanto durerà ancora questa penosa sceneggiata fatta di pettegolezzi che suscitano false indignazioni nei libertini e in qualche prete magari un po’ fazioso e fastidio insopportabile a tutti gli altri? Le signorine che sono diventate improvvisamente il faro della “lotta politica” si godono il loro momento di celebrità senza preoccuparsi affatto dello squallore, i giornalisti di battaglia smerciano ogni giorno un pezzettino di “rivelazioni” sempre più scipite e ripetitive, mentre si apre il solito balletto di querele e controquerele. C’è quasi da rimpiangere i tradizionali tormentoni estivi, persino l’infanticidio di Cogne col suo codazzo di criminologi da passerella, sembra più interessante. (more…)
Tag:berlusconi
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giugno 26, 2009
parità di istruzione, genere, età, stato civile, area geografica e altri parametri, la probabilità di entrare nella pubblica amministrazione aumenta del 44 per cento per gli individui il cui padre lavora nel settore pubblico. Ma il nepotismo non è solo fonte di iniquità, ha anche costi rilevanti per le organizzazioni pubbliche, costrette a impiegare lavoratori meno competenti
I posti di lavoro nel settore pubblico sono particolarmente ambiti in Italia sia per un significativo premio salariale che pagano rispetto ai lavori nel settore privato, a parità di caratteristiche individuali, sia per la sicurezza dell’occupazione e le migliori condizioni di lavoro che garantiscono. (more…)
Tag:nepotismo, posto pubblico
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giugno 26, 2009
Intervista a Yianna Kurtovik, avvocato greco che difende i militanti dell’estrema sinistra
Sembra di essere tornati agli anni Settanta. Il 17 giugno scorso, davanti a un edificio anonimo di Atene, un uomo viene assassinato da dieci colpi di pistola. E’ un poliziotto del nucleo anti terrorismo greco. Piantonava la casa di Sofia Kyriakidou, ex militante di Lotta del Popolo Rivoluzionario (Ela), attivo in passato nell’ambiente marxista extraparlamentare. (more…)
Tag:grecia
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giugno 26, 2009
Venticinque anni fa, nel momento in cui Michel Foucault concludeva il corso Le courage de la vérité, nessuno dei suoi ascoltatori al Collège de France immaginava che sarebbe stato l’ultimo. Malato di Aids, Foucault ne aveva rinviato l’inizio, cominciando a febbraio e non a gennaio, come d’abitudine, ma durante le lezioni non aveva mai dato segni di stanchezza. Spesso aveva anzi prolungato di una decina di minuti l’orario previsto e proprio in quei momenti aveva tentato qualcosa in più rispetto alla ricostruzione genealogica della nozione greca di parresia, il «parlar-franco» che era l’oggetto del corso. Il 29 marzo 1984, per esempio, nei dieci minuti supplementari Foucault aveva abbozzato una linea di ricerca che porta dall’antichità ai nostri giorni, rintracciando la persistenza della parresia nei movimenti ascetici del Medioevo, nella pratica rivoluzionaria del XX Secolo, infine nell’arte moderna. L’esigenza artistica di mettere la vita «a nudo» veniva allora presentata da Foucault come l’estrema versione di una forma di vita che ha bordeggiato la storia della filosofia occidentale, ma che gli storici hanno rimosso: quella di una verità la cui affermazione rischia di ferire i contemporanei e si basa, perciò, sul coraggio di sfidarne le conseguenze, siano esse l’isolamento, l’incomprensione o persino la morte. (more…)
Tag:michel foucault
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giugno 26, 2009
Fenomeni paranormali
Strani fenomeni paranormali s’intensificano su tutto il territorio nazionale. Al Tg1 scompaiono le notizie su Puttanopoli (tranne quelle diffuse dall’autorevole «Chi»). A Bari l’auto della testimone Barbara Montereale prende fuoco, nel solco di una lunga tradizione che vede chiunque dia noia ad Al Pappone cadere vittima di strani incidenti di autocombustione (celebre l’autoesplosione della villa di Chiara Beria d’Argentine dopo un servizio dell’Espresso sulle toghe sporche). Da La7 e da Rai2, causa cortocircuito, sparisce la satira di Crozza e Gnocchi. E sul Corriere un misterioso prestigiatore fa scomparire la vignetta di Vauro, già punito dalla Rai per Annozero e poi oscurato dalla Bignardi. (more…)
Tag:marco travaglio, zorro
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giugno 26, 2009
di Carlo Vulpio da carlovulpio.it
“Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me”.
Così cantava Giorgio Gaber. E aveva ragione. Al punto che lo stesso Silvio Berlusconi, chi lo avrebbe mai immaginato, è in qualche modo rimasto vittima di quel se stesso che è in lui. E’ lui in questo momento la vittima più illustre del suo berlusconismo.Però. Sultano, satrapo, pigmalione, quello che volete. Ma finora quelle che andiamo leggendo sui giornali sono più che altro storie di puttanicizia.La puttanicizia è parola usata da Giuseppe Gioacchino Belli, e poi rilanciata da Carlo Emilio Gadda, per significare impudicizia, ed è una fusione tra puttanità (licenziosità, lascivia, per Pietro l’Aretino) e pudicizia.Possiamo dunque tranquillamente dire, senza offesa per nessuno, che la puttanicizia è il profilo di tutte quelle signore che si mettono in coda per varcare la soglia di certi palazzi. Non soltanto di Palazzo Grazioli o di Villa Certosa ma, da che mondo è mondo, di tutti i palazzi del potere: civile, giudiziario, militare e anche religioso. (more…)
Tag:malasanità, puglia
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Commento di Giampaolo Pansa
giugno 30, 2009Tra quelli che hanno creduto nel Pd c’è anche il sottoscritto. Avevo poca fiducia nel suo leader, Walter Veltroni. Mi sembrava un peso piuma a confronto di un Berlusconi peso massimo. Per di più, aveva alle spalle una serie di sconfitte. Tanto che scrissi un Bestiario intitolato: “La favola del Perdente di successo”. Confesso che, lì per lì, mi sembrò un pezzo carogna. Poi mi dissi: per chi scrive sui giornali la cattiveria non è mai troppa. (more…)
Tag:pd
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